Paradossalmente ed inaspettatamente sono diversi giorni che per motivi di lavoro sono lontano dalla natìa Meleta e certo è che la quiete della Val di Merse un po’ mi manca.
Ma niente accade per caso o comunque non tutto il caso è totalmente casuale: infatti nelle ultime settimane ho avuto modo di approfondire la conoscenza di una nuova razza umana che sembra stia prendendo piede all’interno della nostra civiltà postmoderna. Ma andiamo con ordine, o per lo meno proviamoci.
Tutto ha avuto inizio da un evento calcistico e più precisamente dal big match di campionato giocato a Torino che ha visto di fronte la Juventus di Allegri e l’armata giallorossa del simpatico guaglione Garcia.
Ma più che concentrare la mia attenzione sul mero evento sportivo, sono rimasto sorpreso (in verità nemmeno più di tanto) dalla bagarre che si è scatenata contro il poveretto che ha arbitrato questa gara: il Sig. Rocchi le ha combinate, come si suol dire, da lavare e mettere al sole ma pensare che dopo questa partita le migliaia di nuvole polemiche abbiano addirittura portato il match in parlamentaro mi fa letteralmente impallidire. Direi agghiacciande.
Riprendo da ilfattoquotidiano.it: “Iniziative bipartisan, dal Pd a Fratelli d’Italia-An. Sul fronte democratico è il deputato del Pd Marco Miccoli ad annunciare l’interrogazione parlamentare a Pier Carlo Padoan ed un esposto alla Commissione nazionale per le Società e la Borsa dopo i fatti che si sono registrati ieri sera durante Juventus-Roma. Durante la partita, oltre ai penalty e ai cartellini rossi, ha fatto discutere la posizione di Vidal sul terzo goal di Bonucci, quello che ha deciso il match. “Ricordo – dice Miccoli – che Roma e Juventus sono società quotate in borsa, e quindi gli incredibili errori arbitrali (oltre a falsare il campionato e minare la credibilità del Paese) incidono anche sugli andamenti della quotazioni borsistiche. Per questo, con i miei atti parlamentari ispettivi, sollecito il Ministro Padoan e la Consob a chiarire se ci possono essere stati atti che ledono le normative vigenti, svantaggiando e penalizzando gli incolpevoli azionisti”.
Mah.
Non capisco, stiamo ancora parlando di calcio oppure tutto è legato esclusivamente al fattore economico che questo comporta? Le società di calcio sono vere e proprie aziende che muovono grandi capitali, ci mancherebbe altro, ma anche le aziende tradizionali risentono di fattori estemporanei e del tutto particolari come per esempio mercati bloccati a causa di guerre e rivoluzioni, situazioni metereologiche pazzesche che possono stoppare importanti transazioni commerciali e così via. Rischi d’impresa più o meno calcolabili insomma. Nel calcio però il fattore arbitro, siccome essere umano, viene sempre visto per prima cosa come elemento protagonista di possibile corruzione per favorire sempre la stessa squadra o le medesime persone.
E poi diciamoci la verità: chi vince spesso è automaticamente antipatico ed il sospetto inizia a prendere campo.
Cammino lungo la strada del Monteregio e penso e ripenso…se una serata storta di un bipede chiamato arbitro, che deve tenere testa a 22 giocatori/attori di calcio, può scatenare tutto questo (oltre alle sempre più normali social risse ed al mondo mediatico sportivo che oramai si alimenta quasi esclusivamente di polemiche&gossip), proviamo a giocare la gara cosiddetta ZERO. Una gara senza arbitro, magari con un drone (senza bandiere) provvisto di fischietto e pistola laser che irradi un frizzino elettrico ai giocatori che simulano un fallo oppure che cadono in area di rigore senza il benché minimo contatto. Ve lo immaginate…designazioni arbitrali della quinta giornata di Serie A, “il match tra Sassuolo e Cagliari sarà diretto da Sergio Drone della sezione di Roma1, assistenti non ce n’è bisogno. Quarto uomo D.R. srl Assistenza Droni per Cuneo e provincia”.
Ma la strada del Monteregio è lunga e bellissima e mentre il Favi continua a vagare, il pensiero divaga e si eleva verso un’inaspettata correlazione. Si accende la luce e Meleta e dichiaro che questo bailame calcistico è la conseguenza di quella nuova razza umana di cui all’inizio vi ho accennato e dai più conosciuta con l’appellativo di Homo water in the house.
Capita (e capiterà – cit. Cetto LaQualunque) infatti sempre più spesso di imbattersi, girovagando per città, mari e monti, in giovani e meno giovani abbigliati di tutto punto ma con un particolare antropologico interessante. Devo altresì dichiarare che noi giovani e meno giovani di Meleta non seguiamo ormai da anni le mode e quindi possiamo anche essere considerati come degli ortodossi demodè ma credo fermamente che il nostro parlamento, più che soffermarsi sulla direzione arbitrale di Juventus-Roma, dovrebbe porre l’attenzione su un fenomeno di costume che potrebbe costare caro al Bel Paese calcistico e non solo.
L’Homo water in the house frequenta solitamente locali, piazze e vie bene delle città non curante che il suo abbigliamento sia dannoso per l’umana civilità e passeggia baldanzoso con sguardi ammiccanti e rapidi cambiamenti di direzione. L’articolo che lo contraddistingue è il cosiddetto pantalone alla pescatore, degno successore del pantalone alla zuava: un pantalone elegante e casual quanto basta, che arriva fino alla metà del polpaccio spesso abbinato a calza lungimirante e mocassino variopinto o comunque scarpa more than elegance.
L’Homo water in the house ricorda quindi lo stile tipico dell’abbigliamento calcistico e questa confusione di generi ha senza dubbio determinato la conduzione di gara dell’arbitro Rocchi in occasione Juventus-Roma: ed essendo i colori bianconeri più abbinabili rispetto al giallorosso ecco spiegato come mai la Juventus ha avuto dalla sua una, diciamo, sorte favorevole ai fini del risultato finale.
Il Favi ha prontamente deciso di denunciare questa situazione per fare in modo che in occasione della gara di ritorno che si giocherà all’Olimpico le due squadre ed i tifosi, scusate, gli azionisti, siano più tutelati. In poche parole Favi ha inviato una raccomandata (con ricevuta di ritorno) a tutti i Ministri del governo Renzi denunciando che se il potere dell’Homo water in the house non verrà limitato della giurisdizione italiana potremmo assistere ad un’altra gara difficile da gestire e probabilmente ancora più ricca di umani errori arbitrali.
Meleta Old Fashioned Lifestyle è in trepida attesa delle ricevute di ritorno.