Il social integralismo del Favi che ti decaloga sul da farsi

google-plus-social-network-del-futuroEra un venerdì estivo tra i più caldi che Meleta ricordi ed il Favi spaccava ghiaccio ripetutamente per saziare la sua voglia pomeridiana di Mojito.
D’improvviso, nella strada statale di Meleta che costeggia l’abitato del Favi, una macchina si ferma.
Si aprono le portiere ed una coppia di viaggiatori probabilmente lussemburghesi esce dalla vettura salutandomi con la mano e stringendo quindi subito un buon rapporto di cordialità.
Dopo alcuni momenti i due tirano fuori dall’auto una macchina fotografica e scattano delle istantanee del paesaggio che domina Meleta e che dolcemente si stende verso la Maremma.
Ricordi da portare a casa, fotografie che un giorno saranno un vivissimo ricordo della loro vacanza in questa parte di Toscana.

Non sono mai stato un’integralista. Non lo sono neppure adesso. E mai lo sarò.

Ma posso senza dubbio dichiarare apertamente che il Favi detesta la moda dei selfie, delle foto intime pubblicate sui social network e del loro smodato utilizzo.

E’ chiaro che anche io sono stato spesso immortalato in social foto ed ho anche pubblicato foto di vacanze, momenti goliardici e particolari situazioni di vita vissuta. Per condividere l’ironia e la sana presa per il culo.

Ma è da un po’ di tempo che desideravo esprimere la mia idea sull’utilizzo dei social network e spesso affronto queste tematiche nella terra di Meleta, magari sorseggiando un Monteregio o spingendomi in particolari occasioni verso un Primitivo di Manduria.

Vedo un utilizzo smodato dei vari Facebook, Twitter & co. e sinceramente la cosa mi preoccupa quando sfogliandoli mi imbatto di continuo in momenti di vita privata messi con leggerezza nel catino sociale di pubblico dominio.

Ripeto, non sono e non sarò mai un’integralista: mi confronto quotidianamente con il mondo che mi circonda e dico senza peli sulla lingua che il Favi apprezza il mondo social. Ma nei limiti della buona condotta.

Ed è per questo che, all’indomani del mese estivo e festaiolo per eccellenza, il Favi si lancia in un decalogo sui buoni usi dei social network.

1 – Non è sempre necessario far sapere tramite i social dove si è, dove si va o da dove si viene.
2 – Non è necessario pensare che scrivendo uno stato oppure un tweet venga fuori la tua personalità. Siamo animali complessi fortunatamente.
3 – E’ sì bello condividere nuovi luoghi visitati con gli amici ma tenetevi pure qualcosa di intimo per voi.
4 – Se la notte non dormite per l’afa o per gli eccessi, guardatevi un bel film invece di consultare i social.
5 – Se andate al mare con la famiglia o se er pupetto/a gioca con la sabbia non infilatelo sui social a sua insaputa. Avrà tutto il tempo per decidere come muoversi da grandicello.
6 – Non mi invitate più a giocare a Crush Saga o a Farmville perché manco so cosa sono. Al limite si può fare una play da Fleo.
7 – Condividete l’amore, l’ironia, l’entusiasmo e tutto quello che volete con la giusta misura che ognuno, se cerca bene, ha dentro di sé.
8 – Condividete gli eventi, le feste, le sagre, gli interessi, le vostre iniziative: e tutto quello che rende i social un’importante veicolo di informazione.
9 – Credete sempre fermamente che queste piazze virtuali non aiutano a vivere meglio.
10 – Ricordate sempre che tutto quello che pubblicate on line rimarrà lì per sempre.

Buona vita e buona estate dal Favi, Meleta integrale facilmente digeribile per tutti.