Favi di primavera sorseggiando l’alchimia segreta di Meleta.

images5PZGU2GNFrizzante l’aria primaverile di questi giorni con il primo caldo dell’anno che allieta spirito e anima. Nella Meleta da bere tutto scorre in maniera rilassata e tranquilla e The Dark Side of The Moon degli immensi Pink Floyd risuona in tutta la vallata sposando alla perfezione la bellezza della natura che rinasce e si risveglia come in ogni primavera che si rispetti.

Ma un evento ha fortemente scosso i pensieri del Favi e di un po’ tutta la comunità umana mondiale: la scorsa settimana e precisamente martedì 24 marzo un volo della compagnia aerea Germanwings partito da Barcellona e diretto a Düsseldorf si è tragicamente schiantato a terra in Francia, nelle Alpi dell’Alta Provenza.

La causa dell’incidente: la pazzia del copilota dell’Airbus, un certo Andreas Lubitz.

Questo assassino si è barricato all’interno della cabina di pilotaggio ed ha fatto precipitare l’aereo uccidendo 150 persone. In questi giorni tanto si è detto sulla figura di questo pazzo tedesco di 28 anni ed ora dopo ora spuntano nuovi ed inquietanti video e testimonianze sulla sciagura.

L’aereo rimane pur sempre il mezzo più sicuro al mondo per spostarsi e considerando che ogni giorno volano in tutto il nostro pianeta circa 20 milioni di aerei (ed è una stima al ribasso), non è possibile contraddire questo dato di fatto. Ma è anche altrettanto vero che, quando un aereo cade, alta è la suggestione che un evento del genere crea nella cognizione umana. La sfortunatissima casualità di incontrare un assassino di tale portata ha coinvolto i passeggeri e l’equipaggio di questo volo maledetto e, come dopo l’11 settembre, è molto probabile che nuove misure di sicurezza vengano messe in atto per cercare di scongiurare al massimo il verificarsi di queste impressionanti tragedie.

E’ per questo, è per l’attacco terroristico al museo del Bardo di Tunisi, è per tutte le azioni violente che destabilizzano i quattro angoli del mondo, è per tutte quelle persone loro malgrado coinvolte in situazioni tanto tragiche e tanto inspiegabili che l’uomo non deve avere paura di spostarsi per il mondo. Mai perdere o rinunciare alla curiosità ed alla voglia di viaggiare in lungo e in largo per il cosmo: perché solo conoscendo nuove e lontane culture diverse dalla nostra sarà possibile credere e sognare un mondo a misura d’uomo, scongiurando il più possibile il ripetersi di azioni di tale vigliaccheria.

E magari lungo il vostro tragitto ad un certo punto vi ritroverete a Meleta: e se suonate al campanello del Favi verso le cinque del pomeriggio un tè con miscela indiana sarà lì ad aspettarvi (se passate dopo cena se famo na biretta…anche due).

Sorseggiando Meleta, terra dove ogni alchimia trova il suo spazio.

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